Da www.pu24.it di Stefano Mascioni (link all’articolo originale http://www.pu24.it/2017/05/19/ritorna-revival-gran-premio-pesaro-mobili-appuntamento-domenica-chiusa-ginestreto/226715/ )
di Alessandro Magrini
Domenica 21 Maggio andrà in scena la Terza edizione del Revival “Gran Premio PESARO MOBILI”, manifestazione non agonistica riservata alle Moto e ai Sidecar d’epoca di tipo sportivo.
L’evento viene organizzato dalla Associazione Sportiva Dilettantistica “MOTO & MITI anni ’70“, sotto la direzione ed il coordinamento di Romano Romani, che è il principale ideatore e promotore della rievocazione. Romano è un piccolo imprenditore pesarese con una passione smisurata per i motori ed in particolare per il motociclismo sportivo del cosiddetto periodo d’oro, compreso tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta del secolo scorso. Fin da bambino Romano assiste assieme al padre alle mitiche edizioni delle indimenticabili gare di “Moto Temporada”, che si svolgevano sui circuiti cittadini e stradali dell’Emilia – Romagna, e che erano caratterizzate da sfide epiche tra i più grandi campioni dell’epoca quali Giacomo Agostini, Mike Hailwood e Renzo Pasolini.
Le prime 3 edizioni (1971, 1972 e 1975) si disputarono sul tracciato stradale ricavato attorno a Villa Fastiggi e memorabili furono in particolar modo la “sfida” del 1971 tra Giacomo Agostini e Mike Hailwood, che per l’occasione guidò una vecchia Benelli 500, che fu risolta a favore dell’italiano; e il duello ben più agguerrito del 1972 tra lo stesso Agostini e l’astro nascente dell’epoca, il finlandese Jarno Saarinen, che vinse addirittura 3 gare in un giorno, la categoria 250 in sella ad una Yamaha e le classi 350 e 500 alla guida delle nuovissime Benelli 4 cilindri, battendo proprio la concorrenza del campionissimo di Lovere in sella alla sua ultra competitiva MV Agusta.
L’ultima edizione venne disputata nel 1978 e fu organizzata a Chiusa di Ginestreto all’interno della Zona Industriale Berloni. Essa vide la partecipazione, tra gli altri, di campioni internazionali quali Kenny Roberts e degli italiani Mario Lega, Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi, Eugenio Lazzarini e Graziano Rossi.